Danza Orientale (2 Febbraio 2019 – ore 10,30)

 

LA DANZA ORIENTALE

testo di: Mona Kafelebasi

La danza del Ventre è una forma d’espressione metaforica, che si nutre della simbologia del femminile.

Un’arte di natura sensuale non disgiunta dall’esperienza del sacro.

Una forma artistica che valorizza la donna, il corpo, e l’istinto. La si potrebbe definire come un antidoto ai nostri tempi violenti.

La danza del Ventre è tradizionalmente praticata dalle donne, perché esprime interamente la femminilità, la vitalità e la sensualità.
E’ una
danza Sacra che si può considerare unica nel suo genere, con diversi stili che cambiano a seconda del Paese d’origine e per questo motivo a differenza di quanto possa esprimere la credenza popolare, questa danza non nasce per essere uno spettacolo che allieta gli uomini, bensì come una danza delle donne per le donne che si ricollega ad antichi culti religiosi legati alla madre terra che propiziavano e celebravano la fertilità nelle antiche società matriarcali della Mesopotamia.

Si narra che essa venisse danzata in cerchio intorno alla partoriente dalle altre donne che, in questo modo, partecipavano simbolicamente alla messa alla luce del nascituro, o ancora che fosse utilizzata durante le festività agricole per propiziare un buon raccolto.

La natura di questa danza veniva associata dunque ad una femminilità-fertilità e non vissuta esclusivamente come sensualità.

La Danza Orientale nella sua evoluzione

Le prime fonti scritte sono state raccolte e datate dal ‘700/’800 in poi; anche se non possono essere considerate del tutto attendibili a causa della scarsa conoscenza delle tradizioni e della cultura di questo paese da parte dei relatori.
In questi testi ci vengono descritte due figure diverse di danzatrici, anche se spesso confuse tra di loro:
le Almee (letteralmente significa saggia) e le Ghawazy (tradotto con il termine di zingara). Le prime erano artiste complete, che si esibivano quasi esclusivamente per le donne cantando, suonando, recitando e danzando. Avevano sicuramente uno stile più raffinato, mentre le Ghawazy si suppone fossero appartenenti ad un popolo nomade, di bassa estrazione sociale e si esibivano per le strade, nelle feste, davanti ad un pubblico anche maschile.
La Danza del Ventre comincia a farsi conoscere agli inizi del ‘900 attraverso apparizioni in contesti internazionali, affascinando e suscitando stupore e curiosità così da essere imitata e introdotta nei paesi occidentali in breve tempo. Anche il cinema hollywoodiano ebbe un notevole ruolo nella sua diffusione, tanto da “rilanciare” questa danza intorno agli anni’40/’50.
Furono gli europei a dargli il nome di danza del ventre.

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