RISCOPRI IL BENESSERE ATTRAVERSO IL MOVIMENTO CON LEZIONI DI “GINNASTICA DOLCE”
Perché scegliere di iscriversi a un corso di “ginnastica dolce”
la ginnastica dolce è adatta a tutti in particolar modo a:
– chi non pratica attività fisica da molto tempo
– chi desideri fare un corso Yoga partendo da un lento e graduale approccio di pratica fisica
– persone sedentarie
– donne in gravidanza che non praticano attività fisica da molto tempo o che non abbiano mai fatto sport
– chi desideri migliorare la propria postura
– coloro che abbiano limitazioni dal punto di vista motorio
– persone convalescenti che possono eseguire esercizi specifici a scopo di riabilitazione motoria
Come si svolge una lezione di “ginnastica dolce”
L’approccio è graduale, scandito da movimenti lenti e controllati a corpo libero che coinvolgono tutto il corpo mediante esercizi di allungamenti e tonificazione muscolare per ottenere una maggior flessibilità, coordinazione e forza.
Quali dunque i benefici della pratica di “ginnastica dolce”
– muscoli più tonici
– maggior flessibilità articolare
– migliore coordinazione e forza fisica
– migliora la postura e la consapevolezza di sé
– migliora l’umore per l’effetto rilassante sulla mente
Cosa è richiesto per partecipare
– indossare abbigliamento comodo
– tappetino o asciugamano grande
– calzettoni
– copertina per il rilassamento finale
Quando
di SABATO 10.30 – 11.30
Costi
ABBONAMENTO MENSILE € 45
QUOTA ANNUALE TESSERAMENTO € 15
PER QUALUNQUE ULTERIORE INFORMAZIONE
info@samyayoga.it
347 4767831
Corsi YOGA
OBBLIGATORIA la certificazione medica per l’attività sportiva non agonistica
l’a.s.d. Samya Centro Studi Yoga ha una convenzione con Delta Medica
– CORSI YOGA –
ABBONAMENTI INCENTIVI e PROMOZIONI
ALMENO 10 MOTIVI PER FARE YOGA:
– mantenere un fisico sano e flessibile
– respirare in maniera corretta
– alleviare il mal di schiena da postura d’ufficio
– alleviare stress da ritmi di vita e lavoro intensi
– migliorare la memoria con maggior capacità di assimilazione delle informazioni
– migliorare l’umore e la concentrazione
– migliorare la qualità del sonno
– combattere ansia e depressione
– ritrovare equilibrio, armonia e serenità migliorando il proprio stile di vita
– migliorare le relazioni col prossimo
NAVIGA NEL SITO: CENNI SULLA DISCIPLINA E LE SUE ORIGINI
STRUTTURA DEL CORSO
Le nostre lezioni multilivello sono accessibili a tutti.
Adatte a chi si avvicina per la prima volta alla disclipina e a chi pratica gia’ da tempo.
L’approccio alla pratica è graduale.
La lezione si compone di un primo momento dedicato al riscaldamento
quindi si approfondiscono le singole posizioni (asana) con le varianti
per adattare la postura alle proprie caratteristiche fisiche.
L’originalita’ delle sequenze proposte con combinazioni di asana sempre diverse
rendono le nostre lezioni ogni volta fresche e nuove.
L’attenzione rimane costante dall’inizio alla fine mantenendo la mente concentrata
per carenza di schemi e monotone consuetudini.
Il rilassamento finale per assimilare i benefici della lezione conclude la sessione
GALLERY lezioni yoga
CALENDARIO ORARI
ABBONAMENTI lezioni online e in presenza
MENSILE 80€
BIMESTRALE 140€
QUOTA ANNUALE TESSERAMENTO 15€
LEZIONE SETTIMANALE REGISTRATA INCLUSA
INCENTIVI e PROMOZIONI CON ABBONAMENTO BIMESTRALE
SCONTO:
15 € SE PRESENTI UN AMICO, PARENTE O CONOSCENTE CHE SOTTOSCRIVA UN ABBONAMENTO BIMESTRALE
10 € PER ABBONAMENTO MENSILE
LEZIONI DI PROVA GRATIS
(su prenotazione)
PER ACCEDERE AL CENTRO
° raggiungi il centro Yoga almeno 10 minuti prima della lezione
NON SI GARANTISCE L’ACCESSO IN STUDIO IN CASO DI RITARDO
° è consigliabile portare una copertina (per il rilassamento finale)
° per la lezione di prova potrai utilizzare un tappetino a disposizione in Studio
con la frequenza è obbligatorio l’uso del tappetino personale
PER QUALUNQUE ULTERIORE INFORMAZIONE E PER RICHIEDERE IL LINK PER LA LEZIONE DI PROVA ONLINE:
TEL.: 347 4767831
MAIL: info@samyayoga.it
OBBLIGATORIA la certificazione medica per l’attività sportiva non agonistica
l’a.s.d. Samya Centro Studi Yoga ha una convenzione con Delta Medica
“Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”!
Albert Einstein
NATURA
Le innumerevoli forme: dalla cima della montagna più alta alla profondità degli abissi del mondo sottomarino; colori dalle infinite sfumature dai confini dell’Universo, ovvero dallo spazio infinito; forme e colori che esprimono tutta la creatività di un artista unico e inimitabile; i profumi: dei fiori, del mare, della terra, della pioggia…
Quanta similitudine tra la Natura e lo Yoga, forme: Hatha, Raja, Jnana, Karma, Tantra, Bakty, Mantra…; nomi: cobra, pesce, gatto, albero, triangolo…
YOGA
Ogni elemento in Natura ha un nome, ed è alla natura che lo Yoga si è ispirato per la scelta dei nomi delle posizioni; così – che – assumendo una determinata Asana ci si mette in relazione con le caratteristiche innate dell’elemento di riferimento assorbendone qualità e virtù!
Un chakra: un colore, un simbolo! Si arrivano a contare fino a 114 punti vitali (chakra), in verità il loro numero è infinito. Essi sono responsabili della distribuzione dell’energia nel corpo umano determinando armonia o squilibrio!
Con la pratica dello Yoga i sensi si acuiscono! Si affina l’olfatto, il gusto, l’udito, la vista e la mente!
CONTEMPLAZIONE
La pratica della meditazione ci connette attraverso la contemplazione al Divino! Quando l’alba, il tramonto o un panorama fermano per qualche istante il processo mentale catturando tutta la nostra attenzione estasiandoci di fronte a tanta bellezza e splendore, allo stesso modo e ogni volta lo si desideri, possiamo contemplare il nostro mondo interiore colmo di altrettanta bellezza e mistero!
Prestare attenzione al “bello” della Natura dentro e fuori il nostro corpo, purifica la mente!
IMPERMANENZA
Tutto è in continua mutazione, l’impermanenza è la Realtà! Così come la Natura cambia attorno a noi e muta anche la nostra percezione di essa a seconda dello stato d’animo o di salute del momento presente, altrettanto la pratica yoga ci sorprende ogni volta; ci insegna sempre qualcosa di nuovo; la stessa posizione o sequenza la si affronta e percepisce in maniera sempre nuova.
Lo Yoga ci mette in relazione con la parte più profonda di noi affinchè emergano anche cose inaspettate che ci consentono di conoscere noi stessi ogni volta un po’ di più avvicinandoci al bizzarro elemento che è lo spirito umano!
“Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte
e forse piccolissima,
di ciò che siamo a nostra insaputa.”
(L. Pirandello)
https://www.samyayoga.it/conosci-te-stesso-utopia/Conosci-te-stesso
EVOLUZIONE
Natura e esseri viventi sono interconnessi nel processo evolutivo e quest’ultimi si sforzano per adattarsi al proprio ambiente sviluppando poteri e capacità sempre nuovi. Entrambi costituiscono la parte materiale dell’esistenza e la loro evoluzione non ha alcun fine di per se stessa, ma è in funzione dell’evoluzione animica per il passaggio a un livello superiore di esistenza e coscienza mediante l’autorealizzazione individuale, ovvero la materia è il mezzo affinchè le coscienze individuali possano evolversi attraverso la vita.
SOCIETA’
Se ne deduce pertanto che, il cambiamento delle società non dipende dal mettere in campo nuove leggi, nuove dinamiche politiche, coercizioni e rivoluzioni.
La vera rivoluzione e’ quella interiore!
Il cambiamento, l’evoluzione deve avvenire a partire dal singolo individuo, in quanto la società rappresenta ne più ne meno che la somma degli individui che la compongono.
Upavistha Konasana
(upavistha=seduto) (kona=angolo)
Come si esegue Upavistha Konasana
- Divaricare le gambe tenendole completamente tese
- Procedere con una anteroversione del bacino mantenendo la colonna vertebrale eretta ed estendere le costole
- Afferrare gli alluci con pollici e medi
- Espirando flettersi in avanti cercando di poggiare mento e torace a terra
- Respirare lentamente e profondamente nella posizione finale
- Mantenere la posizione sin quando è comoda
- Ritornare con un inspiro nella posizione di partenza
Far precedere preferibilmente asana (posizioni) di estensioni indietro, flessioni in avanti per l’elasticità della colonna vertebrale e di allungamento dei muscoli delle gambe – come mostrato nella sequenza del video, clicca sul link: https://www.youtube.com/watch?v=U6zCezCehQ8
Benefici della posizione:
allunga i muscoli delle gambe, aumenta la flessibilità nelle articolazioni dell’anca, allevia le sciatalgie, facilita la circolazione del sangue nella regione pelvica, tonifica e massaggia la regione addominale…
HER-BAK “CECIO”
di ISHA SCHWALLER DE LUBICS
Leggere questo libro è come gustare un piatto prelibato, che lascia un retrogusto indefinibile e unico.
L’autrice non lascia nulla al caso mediante l’uso accurato e attento della scrittura, soppesando con cura ogni parola per trasportare il lettore alla scoperta dell’Antico Egitto. In quel luogo magico pregno di scienza, fascino e misticismo.
Un testo da assaporare lentamente parola per parola, sperimentando la bellezza di lasciarsi trasportare lontano sul fluttuare armonico e intrigante di concetti profondi ed elevati attraverso la narrazione della vita di Cecio divenuto poi Her-Bak.
Her-Bak che si affida agli insegnamenti di un grande maestro che vede in Cecio (bimbetto intelligente e curioso) il futuro Her-Bak (mistico, ricercatore del vero).
Una mente brillante saprà apprezzare questo capolavoro irripetibile che sprona ad approfondire la conoscenza della natura e di tutto ciò che in essa è contenuto.
Un Saggio che fa riflettere, che mette in risalto l’importanza della ricerca fino a conoscere se stessi come punto di partenza per approfondire e indagare i misteri della vita.
LETTURA VIVAMENTE CONSIGLIATA
LA FORZA-PENSIERO! LA POTENZA PENSIERO
Forza-pensiero, potenza-pensiero: supporre che un pensiero occupi uno spazio privato lontano dal mondo, in cui tutto è possibile immaginare in segreto, è un errore!
Il pensiero crea una struttura energetica potente che coinvolge a 360° il soggetto pensante.
Il pensiero è così tangibile, denso, palpabile e palese, che trascina e guida la gestualità, l’azione e più in profondità l’emozione, il sentimento.
I pensieri attirano altri pensieri per associazione di idee ed il corpo risponde al richiamo per elaborare, accettare, respingere.
La qualità del pensiero influenza le emozioni e i sentimenti (disperazione o entusiasmo) e condiziona il corpo fisico (si agita o si rilassa). Il linguaggio del corpo non mente mai.
Mente e corpo
Mente e corpo sono strettamente correlati in modo rigoroso.
Un pensiero di un certo tipo genera una vibrazione che influenza un’emozione-paura.
Il ritmo del respiro accellera, diventa affannoso, inspirazioni ed espirazioni molto brevi.
Un pensiero elevato influenza uno stato d’animo calmo e rilassato, senso di pace e gioia: ora il respiro si allunga nelle sue fasi, il ritmo è così lento da rendere il respiro quasi impercettibile.
Pensiero e destino
“Il pensiero crea un’azione, l’azione degli schemi, gli schemi delle abitudini, le abitudini influenzano un comportamento che determinerà il proprio destino” – Cit
Prima di ogni forma c’è il pensiero; il pensiero è energia in movimento che si traduce in azione e origina il nostro futuro.
Abbiamo una risorsa e un potenziale immensi: la possibilità di creare, modificare e pilotare la nostra vita con la sola forza del pensiero.
Se i pensieri circolanti nella mente fossero intercettati dalla consapevolezza, ovvero se ogni pensiero fosse scelto accuratamente dalla nostra intelligenza più profonda e indirizzato al bene proprio o altrui, la vita sarebbe sempre una celebrazione.
Il pensiero – una volta generato – ha una sua vita indipendente che cresce e si sviluppa nella direzione in cui si è deciso di lasciarlo correre.
È possibile e auspicabile intervenire nel flusso pensante della propria mente per arginare i pensieri accompagnandoli verso un’azione consapevole, così come gli argini del fiume delineano il percorso dell’acqua verso il mare.
Nella persona comune i pensieri sorgono spontaneamente indotti dall’oggetto verso il quale sono rivolti i sensi in un dato momento.
L’allenamento costante al controllo del pensiero permette di riportare sempre la mente ad uno stato di quiete, troncando sul nascere quei pensieri inutili e privi della capacità di farci apprezzare la gioia di vivere nel momento presente.
Troppo spesso sorge un pensiero di tale potenza che come un tornado solleva tutto ciò che incontra e lo porta lontano. In pochi istanti la forza-pensiero può trascinare in un punto remoto che nulla ha a che vedere con ciò che si sta facendo in quel momento.
Più il pensiero è strutturato e ben definito – forma-pensiero – tanto più forte e potente sarà l’energia generata, sprigionata e indirizzata all’azione.
Come intercettare, incanalare e indirizzare la potenza del pensiero?
Pensare con il cuore meno con la mente.
Coltivare pensieri elevati e nobili.
Evitare di respingere i pensieri indesiderati, restando semplicemente ad osservarli in qualità di testimone senza giudizio.
Contrastare sul nascere, quando è possibile, i pensieri negativi o indesiderati con l’aiuto di affermazioni mentali opposte, propositive e rassicuranti.
Praticare la concentrazione sull’azione presente per mantenere la mente sotto controllo; filtrare i pensieri sarà più semplice.
Il pensiero è potente, è una forza, è la fonte dalla quale scaturiranno le nostre azioni e il nostro destino!
L’ALTRO e LE RELAZIONI
L’altro: per conoscere la propria personalità!
L’altro: lo specchio dal quale si riflettono i nostri sentimenti (amore, gelosia, invidia, compassione, affetto, fiducia, indifferenza, odio, ammirazione, riconoscenza).
Le persone che incontriamo creano insieme a noi le situazioni entro le quali viviamo la nostra esistenza. Insieme si percorre un pezzo di strada verso una direzione piuttosto che un’altra.
Essere consapevoli che la vita crea i presupposti di un’evoluzione naturale della specie, stimola ad osservarci meglio per comprendere dove siamo e quale direzione stiamo prendendo.
Dovremmo essere grati alle persone e alle situazioni che incontriamo lungo la strada durante la nostra esistenza, sono il dono per conoscere noi stessi.
Quando nei rapporti con le persone ascoltiamo attentamente (non solo con le orecchie), guardiamo l’altro (non solo in superficie), misuriamo noi stessi, le nostre debolezze, i nostri punti di forza, la paura, il coraggio!
L’altro (lo specchio), è un aiuto prezioso tramite il quale prendere atto dei nostri sentimenti e di ciò che desideriamo nel momento presente.
LE RELAZIONI
Ecco dunque che un incontro, una situazione, possono fornirci la possibilità di scegliere, dunque un’opportunità di migliorarsi e anche più di quanto si possa sperare: con consapevolezza piena ed elevata.
E quando saremo pronti: desiderosi di scavare in profondità nelle pieghe della vita che scorre, quando saremo appagati nonostante tutto e pronti a lasciarci andare all’inevitabilità di ciò che accade; sorgerà spontaneamente l’intenzione di accelerare quel processo di evoluzione naturale già in atto.
Tutto è riconducibile alla legge del Karma (ciò che ci accade oggi è conseguenza di azioni precedenti, le azioni di oggi avranno degli effetti in futuro.)
Il progetto della vita sarebbe ben poca cosa se non ci fosse uno scopo, per quanto impegnativo e non privo di sofferenze, per altro nobile e puro quanto quello dell’evoluzione della specie umana.. e a cascata di tutte le specie animali e non.
Il mondo nascosto e misterioso della materia visibile soggetta all’impermanenza; va cercato, trovato, conquistato e trasceso in ogni istante della nostra vita.
Attenzione alla sincronicità dei fatti e degli incontri, la casualità non esiste!
Il Likhitha japa
Swami Sivananda: “Il pensiero costante del mantra protegge e libera dal ciclo di nascita e morte. Un mantra è definito tale perché implica un processo mentale.
La sillaba “man” della parola mantra significa “pensare” mentre “tra” vuole dire “proteggere” o “liberare” dai vincoli del mondo fenomenico.
Il mantra genera potenza creatrice e infonde beatitudine eterna. La ripetizione costante di un mantra risveglia la coscienza.”
Che cos’è il Likhitha japa
In sanscrito “Likhita” si traduce in: “scrittura, documento e “Japa” significa ripetere una parola (frase).
Il Likhitha japa è la scrittura di un mantra.
Scrivendo il mantra più e più volte lo si ripete mentalmente.
È una pratica molto efficace, anche più benefica e potente del solo ripetere mentalmente o ad alta voce il proprio mantra.
Mediante la scrittura del mantra… mente, corpo e spirito sono in sinergia.
Tutti i sensi sono coinvolti: gli occhi seguono il muoversi della penna sul foglio, le dita delle mani guidano la penna, con la bocca si recita il mantra, le orecchie ne ascoltano il suono, la mente è concentrata sul significato del mantra e la postura ne giova, perché mentre si pratica il Likhitha japa, la schiena deve essere tenuta dritta evitando il più possibile qualunque movimento.
Come si esegue il Likhitha japa
Mentre lo si scrive si può anche osservare “mauna” (il silenzio), ripetendo il mantra solo mentalmente, ovvero si può cominciare ripetendolo prima ad alta voce, poi recitandolo sottovoce ed infine mentalmente affinché l’impressione suscitata nella coscienza si intensifichi ulteriormente.
Questa pratica la si può eseguire in qualunque luogo e momento, ma è preferibile scegliere un luogo e un tempo costanti per accrescere energia e potenza durante la pratica del Likhitha japa.
Nello spazio prescelto infatti si accumula sempre più energia con il potere di accogliere e favorire maggiore intensità di consapevolezza e maggiori benefici durante la pratica.
Si possono usare colori diversi e la penna e i fogli usati (quaderno, notes, ecc.) sono considerati strumenti sacri e vanno custoditi con cura e deferenza.
È importante la pulizia del corpo prima di iniziare la pratica (viso, mani, piedi…), ma anche la pulizia mentale è altrettanto importante; cercando di prestare la massima attenzione e concentrazione sull’atto che si sta compiendo, allontanando qualunque tipo di pensiero per mantenere una mente pura.
I benefici spirituali derivati dal Likhitha japa sono incalcolabili. È possibile sviluppare una capacità di concentrazione meravigliosa.
Il Likhitha japa può essere praticato in qualsiasi lingua o scrittura.
Alcuni dei mantra più usati:
“Om Namah Shivaya”
“Om Mani Padme Hum”
Green Tara Mantra:
“Om Tare Tuttare Ture Soha”
Sherab Chamma Heart Mantra:
“Om Ma Wa Ma Dé Ma Hi Mo Ha
É Ma Ho Ma Yé Ru Pa
Yé Ta Du Du So Ha”
Manjushri Mantra:
“Om Ah Ra Pa Tsa Na Dhih”
Gayatri Mantra (da recitare all’alba):
“Om bhur bhuvah svah
Tat savitur varenyam
Bhargo devasya dhimahi
Dhiyo yonah prachodayat”
Conosci te stesso!
Esiste la possibilità di conoscere la vera identità dell’essere umano? Utopia?
Conosci te stesso! L’essenza della vita è nell’anima, le cui dimensioni sono all’incirca la decimillesima parte della punta di un capello. La materia avviluppa l’energia vitale (l’anima) che espandendosi permette alla materia che l’avvolge di prendere forma, la quale sarebbe del tutto inerme senza la forza vitale racchiusa al suo interno.
Krishna ad Arjuna, “Io sono il Sé che risiede nell’intimo di tutti gli esseri. Io sono il principio, il mezzo, la fine di tutti gli esistenti.” (Bhagavadgītā 10.20)
La nostra essenza è quel “Sé” all’interno dei nostri corpi di materia.
“Io sono un’anima, non sono il corpo”
Se vogliamo conoscere la nostra vera natura, dobbiamo esplorarne la fonte, l’essenza, il “Sé”.
Come?
Indagare personalmente uno dei più grandi misteri: la nostra mente.
“L’uomo che ha conquistato la mente e ha trovato così la pace, ha già raggiunto l’anima suprema. Per lui gioia e dolore, caldo e freddo, onore e disonore si equivalgono.” (Bhagavadgītā 6.7)
Che cos’è la mente?
È lo strumento (ma forse sarebbe meglio dire è il “senso”) che ci permette di comunicare e metterci in relazione con il nostro cervello, il nostro corpo, con la parte più intima e profonda di ciascuno di noi, con gli altri esseri viventi e con l’ambiente circostante.
Ciò che possiamo fare per cominciare, è osservare molto da vicino la nostra mente; quel suo continuo chiacchiericcio che riempie di parole, parole, parole, parole………ogni secondo, minuto, ora, giorno, mese, anno e tutti gli anni della nostra vita terrena.
Per osservare il “processo mentale” bisogna prenderne le distanze; testimoniare i pensieri che occupano la nostra mente di momento in momento, mantenendo uno spazio tra noi e la mente, tra colui che osserva e i pensieri emergenti.
Sforziamoci di comprendere come funziona la mente in relazione al sapere accumulato, prestiamo sempre la massima attenzione alle situazioni che palesano quando ci relazioniamo con il prossimo.
Si tratta di porre quell’attenzione necessaria alla comprensione del giusto pensiero, il quale diviene pura consapevolezza nella sfera interiore di ciascun essere umano.
“Per colui che l’ha dominata, la mente è la migliore amica, ma per colui che ha fallito nell’intento, la mente rimarrà la peggiore nemica” (Bhagavadgītā 6.6)
E ancor prima della mente lo Yoga insegna a controllare gli altri sensi di cui è composto il nostro corpo. Con i sensi – mente compresa – sotto controllo, l’intelligenza (al di sopra della mente) ci avvicina all’anima che si rivela quale essenza di verità assoluta.
Osserviamo da vicino le nostre emozioni. Esse sono la reazione emergente alle situazioni che ci vedono coinvolti momento per momento: la gelosia, la rabbia, l’invidia, l’amore, la compassione, l’odio, la prevaricazione, i pregiudizi e quant’altro. Contrastiamo il nostro istinto impulsivo alla reazione immediata.
Invece di reagire alle situazioni, agiamo con cognizione di causa.
La reazione porta sempre con sé errori di valutazione acquisiti sulla scorta di una condotta imposta da un sistema precostituito (la società, la famiglia, la religione).
Azione dunque e non reazione!
Colui che agisce ha discernimento colui che reagisce ne è privo.
(…) è molto difficile dominare la mente irrequieta; tuttavia, è possibile con la pratica adatta e col distacco. (Bhagavadgītā 6.35)
Nel percorso di crescita, mediante l’osservazione distaccata e il discernimento, comprenderemo di quale personalità siamo fatti e dunque intervenire per trasformare la nostra mente liberandola dai condizionamenti. Attraverso questa via sarà possibile intravedere la scintilla divina dentro di noi e ovunque dal micro al macro-cosmo.
“Come una fiamma al riparo dal vento non oscilla, così lo yogi che controlla la mente è fermo nella sua meditazione sull’Essere trascendentale”. (Bhagavadgītā 6.19)
I CONDIZIONAMENTI
Il nostro modo di pensare, agire, relazionarci con gli altri è plasmato dai condizionamenti che ci accompagnano per tutti gli anni della nostra esistenza sin dai primi giorni di vita.
Un uomo in occidente sviluppa una personalità diversa da colui che vive in oriente in funzione della cultura del contesto nel quale nasce e cresce.
Apro una parentesi: mai come oggi assistiamo quotidianamente al confronto ravvicinato di culture molto diverse fra loro a causa delle migrazioni ovunque nel mondo. Se da una parte la globalizzazione ha portato dei benefici, dall’altra ha creato senza dubbio i presupposti per una crisi mondiale senza precedenti.
Solo una convivenza pacifica e intelligente nel rispetto delle diversità permetterà l’integrazione, ovvero odio e razzismo prolifereranno se si vorrà prevaricare a tutti i costi in difesa della propria bandiera, ostentando un patriottismo a oltranza senza senso in un sistema di globalizzazione già di fatto realizzato).
Resta il fatto che la società è lo specchio della personalità dell’uomo medio – in un determinato contesto – e la risonanza della stessa sostiene il modus operandi degli individui che la compongono attraverso le sovrastrutture che produce e che accettiamo.
Siamo fortemente condizionati nel nostro modo di pensare ed agire – dal tessuto sociale – tanto da indurre il nostro ego all’illusione di essere noi a decidere della nostra vita, mentre si concretizza uno stato di schiavitù senza neppure rendercene conto.
Che senso ha dunque la vita se tutto è già stato programmato dalle sovrastrutture dei condizionamenti e noi non dobbiamo far altro che recitare una parte che ci è stata assegnata?
Il grande mistero dell’esistenza si riduce a constatare quale maschera dobbiamo indossare?
L’individualità dell’essere umano è ben altra cosa.
Essa è l’essenza della realtà assoluta presente nell’uomo a prescindere dalla razza.
La consapevolezza della propria essenza che ci conduce al “Sé”, è l’intelligenza per comprendere la vita.
Se ci muoviamo nei pensieri, nell’agire, nelle relazioni secondo uno schema imposto dai condizionamenti del sistema al quale sottostiamo, di fatto non siamo creativi, di fatto nulla è fresco e nuovo, ma tutto è fermo e ristagna nei nostri cervelli preconfezionati.
L’illusione di essere noi gli artefici dei nostri concetti, sostiene vitali “senza vita” nella nostra meschina esistenza.
L’anima immortale presente nella materia non ha bisogno di essere “se stessa” per manifestarsi, essa “è” punto. Immortale, eterna, non è mai nata e non ha fine quando il corpo muore.
Prima di dire a qualcuno “sii te stesso” digli: osserva la mente, scopri quali sono i condizionamenti che nutrono la tua mentalità materialista e liberatene.
Intraprendi il “viaggio di introspezione” esplorando il mondo interiore per comprendere la natura della Realtà assoluta.
Chi vede e comprende la propria essenza ha la possibilità di conoscere la vera identità dell’essere umano, la verità, lo scopo e il senso della vita, la vita stessa nella sua magnificenza, ma soprattutto vede la soglia al di là della quale si rivela il motivo della propria esistenza.
“Sii te stesso” è una frase che ricorre spesso ma di nessuna utilità, perché priva di quella motivazione necessaria che stimoli l’intenzione all’azione.
Ma come si fa a pensare che paure, ansie, disagi, problemi e altro ancora si possano risolvere semplicemente ricordandosi di essere “se stessi”?
A rigor di logica potremmo creare l’alibi a colui che delinque, il quale ottiene una sorta di consenso a perpetrare azioni illecite; consenso concesso da chi usa a sproposito affermazioni di non-senso come: “sii te stesso”.
Il rischio è quello di divenire inconsciamente indulgenti, autorizzandoci a compiere qualunque tipo di idiozia che ci passa per la testa… devo essere me stesso!
Colui che è depresso continuerà ad esserlo; colui la cui predisposizione è un agire con collera, userà sempre la rabbia per imporsi; chi elude le responsabilità con il pretesto di non possedere i requisiti necessari per assumersele, utilizzerà a oltranza il vittimismo come mezzo di fuga lasciando le situazioni immutate invece di realizzare dei cambiamenti, ecc.ecc.
L’espressione “sii te stesso” riguarda e coinvolge la “personalità”, che è temprata dai condizionamenti concepiti dal sistema sociale; ovvero la maschera che indossiamo per interpretare il ruolo impostoci in questa esistenza; non concerne l’essenza che pulsa negli esseri viventi che è luce e beatitudine, l’individualità nella sua verità unica senza dualità.
Quanto priva di sostanza è l’espressione: “essere se stessi”!
Invece di rivolgersi al prossimo con un “sii te stesso”, diciamo: conosci te stesso! Un monito prezioso, perché solo chi conosce a fondo se stesso è in grado di capire gli altri!
Se oggi tutto ciò può sembrare utopia, nulla impedisce di allargare i propri orizzonti nella ricerca interiore e porre le basi per un futuro in cui l’umanità conoscerà l’uomo “nuovo” evoluto e pronto a trascendersi.
“Conosci te stesso. Ama te stesso.
Assumi la consapevolezza che la causa ultima e l’unico ostacolo alla tua felicità sei soltanto tu.
Indipendentemente da ciò che accade intorno a te, la tua felicità dipende esclusivamente dal tuo atteggiamento nei confronti della realtà che ti circonda. Non c’è nessun nemico da sconfiggere, nessuna battaglia da compiere. C’è soltanto la tua vita da celebrare.” – Buddha
Ordine cosmico
Impariamo ad osservarci, con l’intento di agire nel rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi.
Siamo vincolati ad una sola legge da onorare senza esitare: l’ordine cosmico che sostiene i mondi.
È l’unico “ordine” al quale dobbiamo attenerci. Opporsi equivale ad accettare il caos come risultanza, è ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi: ovunque guerre, fame e degrado; ma anche opulenza per una minoranza.
Lo Yoga è uno strumento importante per trasformare le nostre menti infarcite di materialismo.
Muoversi vivendo circoscritti da leggi imposte dall’uomo per interessi che allontanano dalla conoscenza vera, ci rende statici, sterili e vuoti inibendoci la possibilità di una trasformazione verso un livello superiore di evoluzione di coscienza.
“Lo yogi è più elevato dell’asceta, più elevato rispetto a quelli che conseguono la conoscenza e più elevato dell’uomo che aspira ai frutti dell’azione e che compie riti. Per questo diventa uno yogi.” (Bhagavadgītā 6.46)
Dharma
«Infatti l’essere umano che adempie al Dharma così come esposto dal canone rivelato e dalla tradizione ottiene fama in questo mondo e incomparabile felicità dopo la morte » – (Manusmṛti (Le leggi di Manu) II,9)
L’unica cultura da trasmettere fin dall’infanzia è la cultura della conoscenza nella consapevolezza dell’importanza delle leggi naturali e universali (il Dharma: “fondamento della realtà”, “verità”, “obbligo morale”), senza le quali è impossibile educare l’umanità del futuro che sia in grado di concepire una società matura ed evoluta che supporti tutto e tutti in un’esistenza felice e serena.
Una società siffatta avrà debellato per sempre la violenza e l’ignoranza.
Sin dalla scuola elementare si dovrebbe insegnare la filosofia. Le menti dei bambini sono brillanti e ricettive abbastanza per far comprendere loro la realtà così com’è, nuda, libera da schemi.
Trasmettere da subito l’esperienza nel rispetto della natura e di tutto ciò che è contenuto in questo mondo, in nome di una progressiva evoluzione personale, mettendo a fuoco la priorità del giusto pensiero per una vita serena, consapevole e prospera insieme ai propri simili all’interno di una società perfetta perché costituita dalla somma di persone libere ed evolute.
Utopia?
Desidero concludere con le parole di Marco Aurelio (121-180 d.C.), imperatore romano e filosofo, considerato un sovrano illuminato capace di grande umanità e dotato di eccellenti qualità che gli permisero di esercitare il suo potere con saggezza ed equilibrio.
“(…) dato che puoi, in qualsiasi momento tu voglia, ritirarti in te stesso. Perché in nessun luogo più tranquillo e calmo della propria anima ci si può ritirare; soprattutto se si hanno dentro di sé principi tali che, al loro contemplarli, si acquista una perfetta serenità. E per serenità non intendo altro che ordine interiore. Concediti quindi costantemente questo ritiro e in esso rinnovati perché, sola, salva la vita la filosofia”.
Relazioni e responsabilità
Il fatto di appartenere al genere umano ci impone di preoccuparci del benessere dell’altro cercando di essere amorevoli e compassionevoli con le persone in generale, ma è categorico l’atteggiamento di indifferenza che bisognerebbe assumere nei confronti dei malvagi. Ciascuno è responsabile di sé stesso, dunque dei propri pensieri e delle proprie azioni. Siamo Uno, siamo legati con tutti e con tutto…. certamente, ma il ruolo che ciascun essere umano recita nella vita, dipende dalla personalità che si costruisce ogni giorno con le proprie azioni, quindi con la facoltà di scegliere come operare.
Nell’inconscio di ognuno sono presenti tutte le emozioni e tutto il vissuto dell’umanità, ma quello che portiamo in superficie lo decidiamo personalmente con i pensieri e con le azioni. Dentro l’essere umano c’è il bene e anche la cattiveria, la compassione, l’odio e l’amore, sta a noi decidere quale emozione portare nel campo delle relazioni sociali. Se riversiamo all’esterno amore attireremo persone amorevoli, al contrario circondarsi di persone negative e malvagie significa scegliere l’odio e l’arroganza quale stile di vita.
L’evoluzione dell’essere umano parte dal singolo, quante più persone cominceranno a prendere consapevolezza della Realtà e del senso dell’esistenza, quanto prima l’intera umanità potrà progredire verso l’evoluzione, il risveglio….. per creare i presupposti di un mondo di pace. Che ciascuno faccia dunque la sua parte, il karma non è un mistero ma una chiave di lettura della vita (propria e altrui) per tutti coloro che sapranno rispettare le leggi universali, le leggi della natura. https://www.samyayoga.it/tempi-maturi-cambiamento-umanita/